Roma, Acquario Romano
Piazza Manfredo Fanti, 47

Opportunità, valorizzazione, multiculturalità, prospettive e strategie: sono queste le parole che meglio descrivono il Town Meeting, tenutosi Mercoledì 5 Giugno all’Acquario Romano.

Il Town Meeting rappresenta la prima tappa di un percorso più articolato volto alla costruzione di un Piano strategico per il turismo di Roma Capitale 2019-2025, il FUTOUROMA, promosso dall’Assessorato allo Sviluppo Economico, Turismo e Lavoro e organizzato da Zètema Progetto Cultura. «FUTOUROMA», spiega l’Assessore Carlo Cafarotti, «è il timone di una rotta ben precisa, che traccia le modalità ottimali di definizione, promozione e fruizione dell’offerta turistica capitolina». Tale iter strategico partecipativo, inaugurato ufficialmente il 3 Giugno, mira a individuare gli strumenti per valorizzare la “destinazione Roma” e troverà il suo compimento il 28 Settembre p.v. con la presentazione al pubblico del Piano strategico presso il Convention Center La Nuvola.

Questa iniziativa vede la sua origine nella consapevolezza che sia necessario, per una città complessa come Roma, unicum nel mondo, delineare un piano e delle strategie di lungo termine, condivise da tutti gli stakeholders e capaci di sopravvivere alle situazioni congiunturali.

Il Town Meeting, concepito con un approccio bottom-up, promuove il confronto e la cooperazione attraverso la disposizione dei 150 partecipanti in tavoli di lavoro eterogenei. Tra i presenti troviamo attori della filiera turistica, come associazioni di categoria, consorzi, ristoratori e operatori culturali, ma anche istituzioni, enti, università e poli di ricerca, opinion leader e rappresentanze dei settori strategici quali trasporti, banche, commercio e servizi. Il contributo tecnico-scientifico del mondo accademico, e in particolare delle università LUISS Guido Carli, Università degli Studi Roma Tre, Università degli Studi "La Sapienza" di Roma, Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, risulta fondamentale. A partire dall’analisi di dati, statistiche e trend sullo scenario economico-turistico a livello globale e nazionale, questi centri di ricerca sono in grado di fornire le basi per un dialogo sulle esigenze della Capitale e di proporre suggestioni e soluzioni innovative.

I nuclei tematici affrontati durante il Town Meeting sono tre, correlati tra loro. Permettono di disegnare non solo le linee guida per lo sviluppo futuro del settore turistico, ma anche una prospettiva concreta sull’evoluzione della città e sul suo posizionamento strategico nel mercato internazionale.

La prima sessione di discussione verte su “Brand Roma, contaminazione e diversificazione dei prodotti turistici”. «Roma ha mille anime, tutte evocative di quel sogno che la incorona regina del turismo» incalza l’Assessore Carlo Cafarotti, «Roma è tutto, tutto è Roma» continua Marco Agostini, Capo staff dell’Assessorato. Roma è arte, storia, musica, gastronomia, cinema, moda, sport, in poche parole Roma è “contaminazione”, una contaminazione che ha bisogno dello sviluppo di nuove motivazioni e di rimandi tra patrimonio culturale e il territorio circostante.

Nel contesto contemporaneo, caratterizzato da una forte concorrenza, “il branding diventa l’anima della città”. È necessario un processo di costruzione di un’identità unica e competitiva di Roma nel mondo. La co-evoluzione sinergica tra gli operatori attraverso la creazione di una rete, il carattere strategico di percorsi esperienziali differenziati per singoli target e il rinnovamento dello storytelling sono alcune delle suggestioni unanimemente condivise.

Cresce il numero di visitatori, cambiano le modalità di consumo turistico, nascono nuovi modelli di accomodation e, intanto, la città deve sviluppare una risposta efficiente e compatibile con la vita dei residenti. Scaturisce da queste constatazioni il confronto sul “Tema dell’accoglienza”. Viene evidenziata l’importanza della pianificazione delle attività e dell’implementazione di misure per contingentare i flussi turistici, in un’ottica di sostenibilità e di limitazione delle esternalità negative.

Il focus della terza traccia è “Curare in modo innovativo il rapporto con il turista”. Il visitatore si trasforma da spettatore passivo in attore. Lo sviluppo di strategie di comunicazione targettizzate e l’utilizzo delle tecnologie digitali vengono citati come mezzi per trasformare la visita tradizionale in un’esperienza emozionale. Attraverso l’engagement, il turista occasionale diventa non solo repeater, ma anche ambassador del territorio, contribuendo così ad aumentare la brand reputation della città.

Per sua natura il turismo ha un impatto sistemico, in quanto tende a coinvolgere trasversalmente l’economia del territorio. Per questo motivo, la valorizzazione del patrimonio e la costruzione di un’offerta turistica diversificata potrebbero insieme costituire un vantaggio competitivo per l’economia della città e la leva per uno sviluppo locale sostenibile. In particolare, attraverso i dati si evidenzia che Roma, con il suo patrimonio storico, artistico e culturale unico al mondo, insieme a Firenze e Venezia, attrae il 30% dei turisti in visita in Italia.

Nell’ultimo decennio si osserva un trend positivo per il settore, nel 2017 gli arrivi a Roma sono stati circa 14,7 milioni e hanno superato i 15 milioni nel 2018, facendo registrare un incremento del +20% rispetto al 2010. Le presenze totali nella Capitale hanno raggiunto i 35,6 milioni annui con una permanenza media di 2,4 giorni, sfiorando, quindi, la soglia di 97 mila turisti al giorno in città. (Fonte: Relazione annuale sullo stato dei servizi pubblici locali e sull’attività svolta, 2018, Agenzia per il controllo e la qualità dei servizi pubblici locali di Roma Capitale)

Da queste cifre emerge chiaramente che la necessità della città non sia affrontare un problema quantitativo dei flussi. La grande sfida per la conclusione dell’iter verso il Piano per il turismo sarà elaborare strategie innovative per differenziare il “prodotto Roma”, migliorare la qualità del turismo e, di conseguenza, allungare il tempo di permanenza medio ed aumentare la spesa media giornaliera.

FUTOUROMA può costituire una soluzione concretamente realizzabile, facendo convergere interessi di diversi stakeholders in un programma eterogeneo di priorità concordate e di soluzioni, elaborate con la collaborazione di un comitato scientifico. Non ci resta che aspettare.

Federico Carli, Futouroma, Acquario Romano

Federico Carli, Futouroma, Acquario Romano