Roma, LUISS Guido Carli
Viale Romania 32
Nell’ambito del Festival dello Sviluppo Sostenibile 2019
Introduce:
Roberto Dandi, docente di Management, LUISS Guido Carli
Modera:
Matteo Parrotto, Associazione Dimore Storiche Italiane (ADSI)
Partecipano:
Federico Carli, Presidente dell’Associazione Guido Carli
Fiorina Capozzi, financial reporter
Patrizio Mario Mergè, Vicepresidente ADSI Lazio
Simone Russo, Fondatore e CEO di Immodrone srl
Dalla crisi economica, il mercato del turismo – soprattutto nel segmento high-end – è uscito profondamente mutato. Il declino del ceto medio ha portato a un’accentuata contrazione della domanda. Per rilanciare il settore occorre partire dal dettato dell’art. 9 Cost., che pone il «paesaggio» al fianco del «patrimonio storico e artistico», in un binomio indissolubile. Da ciò discende la necessità di valorizzare le dimore storiche promuovendo – allo stesso tempo – la sostenibilità e il contrasto del cambiamento climatico, nonché ricorrendo a soluzioni innovative come quelle offerte dalle start-up e dalla creatività giovanile. In tale contesto si inserisce il «concorso di idee» lanciato da ADSI Lazio (link) e rivolto agli studenti di architettura ed economia, una best practice potenzialmente esportabile in tutta Italia.
La connessione tra cultura e sostenibilità potrebbe migliorare se cambiasse l’intero sistema di governance dei beni culturali, che oggi è certamente meno efficace di quanto dovrebbe. Si tratta di creare una migliore sinergia fra istituzioni centrali e locali, enti legati al territorio (associazioni, fondazioni, ecc.) e imprese che riescano a sviluppare nuove opportunità di business nel settore del patrimonio storico-artistico – con ricadute positive su una vasta gamma di stakeholders – anziché limitarsi a erogare finanziamenti a fondo perduto in un’ottica relativamente “assistenziale”. Per fare questo, l’Italia dovrebbe finalmente sviluppare una governance integrata (e ben coordinata) del suo patrimonio, recuperando quei flussi turistici che attualmente prediligono altri Paesi – con minori risorse di base ma una maggiore capacità di “fare squadra” – mettendo in campo servizi migliori, con ricadute positive sulla qualità della vita tanto dei propri cittadini quanto dei visitatori stranieri.
In tale ottica, il ruolo delle start-up innovative è fondamentale. Tra queste ricordiamo Immodrone, che effettua riprese video degli edifici – fra cui numerose dimore storiche – per conto delle agenzie immobiliari. I suoi successi dimostrano che anche un ambito intrinsecamente “antico” come quello delle dimore storiche può e deve aprirsi al futuro.
L’obiettivo è quello di “allargare i percorsi”: per farlo, però, occorre prima crearli e soprattutto valorizzare l’esistente. Un grande ruolo, pertanto, è quello dei privati – i proprietari delle dimore, come pure i gestori delle botteghe storiche – nel rilancio di un concetto di turismo che sia diverso da uno massificato e privo di identità.
Federico Carli, Festival Sviluppo Sostenibile, Luiss