La geopolitica del 2021. Il futuro della NATO

INTRODUCE
Federico Carli, Presidente dell’Associazione Guido Carli

MODERA
Andrea Giovannelli, Vicepresidente dell’Associazione Guido Carli

PARTECIPANO
Giancarlo Aragona, già Ambasciatore a Mosca e a Londra e membro del Gruppo di Esperti per il “Concetto Strategico della NATO” presieduto da Albright
Pialuisa Bianco, giornalista e fondatrice del centro studi Longitude e dell’omonima rivista
Gabriele Checchia, già Rappresentante Permanente d’Italia presso il Consiglio Atlantico a Bruxelles
Alessandro Minuto Rizzo, Ambasciatore e Chairman della NATO Defense College Foundation
Sergio Vento, già Consigliere Diplomatico di quattro Presidenti del Consiglio ed Ambasciatore a Belgrado, Parigi, ONU New York, Washington

Più di altri paesi l’Italia deve il suo ‘miracoloso’ sviluppo post-bellico alla scelta della classe dirigenti di allora di ancorarsi, all’indomani della guerra, al blocco delle democrazie occidentali. Da allora il Paese conserva un legame profondo con un sistema a cui è intimamente legato e che ne influenza le sorti. Da qui deriva la necessità di una ampia e profonda comprensione dei fenomeni geopolitici. A questo proposito, l’Associazione Guido Carli sta organizzando un ciclo di webinar in cui discutere degli equilibri internazionali. Nasce così “La geopolitica del 2021”, il cui primo incontro ha avuto per protagonista quella che è de facto il perno della stabilità internazionale: la NATO.

La NATO è stata istituita con l’obiettivo di tutelare e promuovere la libertà e la sicurezza dei paesi membri ma nel corso degli anni ha dovuto reinventarsi, dotandosi di funzioni nuove che fossero al passo con le trasformazioni tecnologiche e dello scacchiere internazionale. Il primo punto di frizione rispetto alla sua missione originaria coincide con lo sgretolamento del mondo bipolare, segnato dal crollo del muro di Berlino nel 1989; la globalizzazione ha poi operato da acceleratore nell’ambito del mutamento di un quadro internazionale divenuto ormai multipolare.

Il dibattito organizzato dall’Associazione Guido Carli si pone l’obiettivo di dare un volto alla nuova cartina geopolitica, con uno sguardo che non si limita alla sola analisi della situazione attuale, ma che strizza un occhio al futuro.

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