The Lebanese Italian Business Council
Martedì 25 aprile il presidente dell’Associazione di cultura economica e politica Guido Carli, Federico Carli, si è recato a Beirut, con alcuni soci, per un incontro promosso dal Lebanese Italian Business Council “LEBITALIA”, iniziativa avviata dal 2013 dalla Chamber of Commerce, Industry and Agriculture of Beirut & Mount Lebanon e dalla Camera di Commercio di Milano-Promos, sotto l’egida dell’Ambasciata d’Italia a Beirut e del Ministero dell’Industria del Libano.
All'iniziativa, che ha potuto contare sulla presenza di Simona De Martino, Consigliere dell’Ambasciata d’Italia a Beirut, nonché di Federico Maria Bega, Dirigente di Camera di Commercio di Milano-Promos, hanno partecipato illustri personalità del mondo imprenditoriale e istituzionale libanese, tra le quali Raphael Debbané (Presidente, Lebanese Italian Business Council), Abdelwadoud Nsouli (Vice Presidente, Lebanese Italian Business Council), Albert Aoun (Segretario Generale, Lebanese Italian Business Council), Mohamed Choucair (Presidente di Chamber of Commerce, Industry and Agriculture of Beirut & Mount Lebanon e di ASCAME - Association of Chambers of Commerce and Industry of the Mediterranean, nonché Vice Presidente della Federation of Arab Chambers), Fady Gemayel (Presidente, Association of Lebanese Industrialists), Jacques Jean Sarraf (Presidente di BusinessMed - Union of Mediterranean Confederations of Enterprises, nonché Presidente di Malia Group).
Attraverso l’approfondimento della reciproca conoscenza di due popoli tradizionalmente legati da vincoli di proficua cooperazione, si potrà ampliare la creazione di nuove opportunità per le comunità imprenditoriali italiane e libanesi e in questo modo dare un contributo utile per migliorare le prospettive delle nostre economie e quindi delle nostre società.
In questo senso la diaspora libanese, radicata in mercati che offrono tassi di crescita sostenuti e nuove opportunità di business, può integrarsi armonicamente con il segmento del sistema produttivo italiano aperto verso l’estero. Allo stesso modo, il Libano deve essere considerato non solo in sé stesso ma quale piattaforma per la ricostruzione di Iraq e Siria e per le potenzialità off-shore nel settore petrolifero.
Una più stretta collaborazione tra i sistemi produttivi italiano e libanese può trarre vantaggio da queste opportunità per creare nuovo reddito e nuova ricchezza. L’Associazione di cultura economica e politica Guido Carli ha individuato, al di là dell’importantissimo settore petrolifero e del gas, altre aree che possono essere di reciproco interesse delle nostre comunità imprenditoriali e accademiche: l’istruzione, i servizi, le infrastrutture, l’agroalimentare e il settore delle costruzioni. Per questo continueremo a promuovere iniziative volte a rafforzare la cooperazione italo-libanese, nella convinzione di fare qualcosa di utile per creare una migliore prospettiva di crescita per i nostri paesi.