Politecnico di Milano
Via La Masa, 34
Campus Bovisa Sud

Venerdì 5 maggio, su invito di Ferruccio Resta, Rettore del Politecnico di Milano e componente del comitato scientifico dell’Associazione di cultura economica e politica Guido Carli, Federico Carli e Carlo Radice Fossati, Presidente e Vice Presidente dell’Associazione, accompagnati da alcuni soci, hanno visitato i laboratori della Bovisa.

Di grande interesse la visita alla Galleria del Vento, diretta da Giorgio Diana, e ai laboratori operanti nell’ambito dell’abbattimento dell’inquinamento dei veicoli a motore e della produzione di energia elettrica con celle a combustibile.

Al termine della visita il Rettore ha illustrato lo stato di salute dell’Ateneo.

A fronte del numero delle iscrizioni in crescita costante e dell’apprezzamento dimostrato da istituzioni universitarie straniere, da ultimo cinesi (anche grazie al lavoro svolto dal Pro-Rettore incaricato all’internazionalizzazione dell’Università, Giuliano Noci), si impone la necessità di creare le condizioni per accrescere il livello qualitativo della didattica e delle infrastrutture a disposizione degli alunni, per tenere il passo dei competitors europei e nord-americani.

Dal canto suo Federico Carli, oltre a ringraziare dell’ospitalità e a felicitarsi per il livello raggiunto dall’attività didattica e scientifica del Politecnico di Milano, ha assicurato il sostegno dell’Associazione, per far convergere sulla storica istituzione milanese l’attenzione concreta dei poteri pubblici, specialmente della Lombardia, e dei soggetti economici e finanziari privati più coinvolti nello sviluppo delle nuove tecnologie digitali.

Carlo Radice Fossati ha osservato che il Politecnico di Milano si trova in una situazione per molti aspetti simile a quella delle sue origini, quando grazie alle intuizioni dei suoi docenti contribuiva in modo determinante a modernizzare Milano e il Paese diffondendo l’applicazione dell’elettricità ai servizi alla cittadinanza nel campo del trasporto urbano (a trazione elettrica anziché animale), della  pubblica illuminazione (elettrica anziché a gas) e alle nascenti attività industriali.

Oggi la partita è su scala planetaria e il terreno di gioco è quello delle nuove tecnologie digitali, in questo senso il Politecnico milanese continua a svolgere un ruolo centrale per affrontare al meglio questa sfida.