Associazione di cultura economica e politica Guido Carli
Via Cappuccio 13
20123 Milano

Il 7 febbraio 1992 dodici paesi firmarono il Trattato di Maastricht. In questo quarto di secolo molte cose sono cambiate: l’Ue è passata da 12 a 28 Stati membri senza che la sua governance mutasse significativamente; gli elementi di flessibilità dei “parametri” – ottenuti con enormi sforzi dalla delegazione italiana – sono stati eliminati da accordi successivi; i principi di sussidiarietà e di solidarietà tra Stati enunciati nel Trattato sono stati disattesi dalla proliferazione di regolamenti e norme emanati da Bruxelles e da atteggiamenti dei singoli governi improntati meno alla cooperazione che alla sfiducia. 

È oggi più che mai importante dare risposte all’altezza delle sfide che l’Europa è chiamata a fronteggiare e per questo è fondamentale recuperare “l’esprit de l’Europe”, ripensare gli strumenti atti a dare rinnovato slancio all’economia continentale e ritrovare il coraggio e la visione politica che avevano ispirato originariamente la costruzione europea. 

Con questo spirito, venticinque anni dopo la firma del Trattato di Maastricht, l'Associazione di cultura economica e politica Guido Carli ha invitato Paolo Cirino Pomicino, Giulio Sapelli, Carlo Scognamiglio Pasini a discutere dello stato dell'Unione Europea insieme a Federico Carli e a Nicola Saldutti.

La politica economica italiana negli anni del Trattato 

Paolo Cirino Pomicino  - Ministro del Bilancio (1989-1992) 

Oltre il Trattato

Giulio Sapelli - Professore ordinario di Storia dell'economia, Università Statale di Milano 

Carlo Scognamiglio Pasini - Professore emerito di Economia applicata, Università LUISS Guido Carli

Modera

Nicola Saldutti - Corriere della Sera

Conclude

Federico Carli - Presidente Associazione di cultura economica e politica Guido Carli 

Photo: Renato Grisa