L’Europa dei Popoli non realizzata: percorso post pandemia e guerra in Ucraina
RELAZIONE INTRODUTTIVA E MODERAZIONE
Antonino GIANNONE, Presidente Comitato Scientifico Fondazione Democrazia Cristiana Fiorentino Sullo
RELATORI
Federico CARLI, Presidente dell’Associazione Guido Carli
Angelo DEIANA, Preside CONFASSOCIAZIONI
Antonfrancesco VENTURINI, Presidente Onorario dell’Associazione dei Dipendenti del Ministero dell’Interno
Giorno 13 settembre, alle 19:30 Federico Carli è intervenuto nel webinar: "L'Europa dei Popoli non realizzata: percorso post pandemia e guerra in Ucraina”.
È stata posta eccessiva fiducia nella via normativa alla soluzione dei problemi, a svantaggio dell’attuazione di una politica d’investimenti, indispensabile per essere all’altezza della sfida e per ridare slancio alla stagnante economia europea. Se vi è carenza d’investimenti da un lato, vi è eccesso di normazione dall’altro. La sovra- normazione non solo non risolve i problemi, ma rischia di inaridire agli occhi dei cittadini europei le istituzioni comunitarie, instillando la sensazione che l’amministrazione di Bruxelles si vada a poco a poco trasformando in uno sterminato apparato burocratico desideroso di regolare la vita economica e sociale di un intero continente, nella presunzione di essere onnisciente, onnipresente, onnipotente. Recuperare il principio della sussidiarietà, sfoltendo Bruxelles dei rami più vicini al terreno e rafforzando i rami più alti, appare in linea con lo spirito del Trattato di Maastricht e con il desiderio di dare risposte efficaci ai problemi che l’Europa è chiamata a risolvere. Ciò si lega all’esigenza di recuperare pienamente, nella percezione dei cittadini, una visione e meccanismi di funzionamento politici anziché burocratici. Il Trattato di Maastricht fornisce la chiave per ottenere questo risultato, essa si trova nell’articolo 2, che deve tornare a essere il collante dell’Unione.
La solidarietà e la coesione tra gli Stati membri sono un valore fondamentale e irrinunciabile del Trattato.
Sacrificare a beneficio di interessi particolari un disegno di pace, prosperità e sviluppo sociale, è una colpa che non deve essere commessa e che non può essere tollerata. Il Trattato di Maastricht è ricco di slanci verso il progresso e la modernità, occorre superarne le interpretazioni egoistiche e riduttive e, preservando il principio di sussidiarietà, adattare gli strumenti che esso pone a disposizione delle istituzioni comunitarie e nazionali alla complessità delle sfide dei tempi, affinché gli obiettivi solennemente enunciati nei trattati che hanno edificato l’Europa vengano finalmente raggiunti.