Roma, Università degli Studi Guglielmo Marconi
Aula Magna
Via Plinio 44

Quale Europa

Saluti di benvenuto:
Rainer Masera, Preside della Facoltà di Economia
Alessandro Gennaro, Direttore Dipartimento di Scienze Economiche e Aziendali
Interventi:

Federico Carli, Presidente Associazione di Cultura Economica e Politica Guido Carli
Dario Velo, Università di Pavia
Generale Pasquale Preziosa
Francesco Capriglione, Prof. Ordinario di Diritto dell’Economia
Raffaele Chiarelli, Direttore Dipartimento Scienze Giuridiche e Politiche
Carlo Pelanda, Prof. di Economia e politica dello sviluppo

La Facoltà di Economia e il Dipartimento di Scienze Economiche e Aziendali dell’Università degli Studi Guglielmo Marconi di Roma, in collaborazione con le Facoltà di Giurisprudenza e di Scienze Politiche e con il Dipartimento di Scienze Giuridiche e Politiche, hanno organizzato una giornata di studi per dibattere su alcune questioni di fondamentale importanza per il funzionamento e il consolidamento dell’Unione Europea. Il seminario è stato stimolato da recenti lavori del Professor Dario Velo e del Generale Pasquale Preziosa. Oggetto di riflessione sono il modello economico e il modello di difesa adottati dall’Europa; il primo, impattando significativamente sui valori di libertà, solidarietà e sussidiarietà, mira a indirizzare l’economia sociale di mercato dei paesi europei; il secondo, volto a creare un modello di difesa europeo e a sostenere ricerca, sviluppo, innovazione, dovrebbe garantire sicurezza e stabilità in un contesto globale caratterizzato da continue e profonde modificazioni. Dopo gli interventi del Professor Rainer Masera e del Dottor Fabrizio Balassone, il Presidente Federico Carli è stato invitato a prendere la parola per muovere alcune riflessioni sullo stato e le prospettive d'Europa. Il ragionamento si è imperniato su tre punti. Innanzi tutto, per rilanciare lo spirito europeo conviene che alla preponderanza degli esperti si sostituisca quella di una classe politica ispirata da una comune vocazione ideale e dotata dell'intuito, dell'ardimento, della risolutezza necessari a sciogliere i nodi che avviluppano il nostro Continente. In secondo luogo, per dare una risposta immediata alla stagnazione economica europea occorre varare un coraggioso piano di investimenti per la tutela dell'ambiente e del territorio, i cui effetti moltiplicativi ne consentirebbero l'autofinanziamento. Infine, intellettuali e media devono tornare a giocare la propria parte, interpretando il ruolo di voce e coscienza critica dell'establishment, anziché appiattirsi su posizioni di conservazione e difesa di rendite di posizione o, al contrario, dando voce a istanze che mirano a sovvertire e a distruggere l'attuale assetto istituzionale europeo. La mancanza di un pensiero critico e problematico sullo stato e le prospettive d'Europa ne concorre all'indebolimento. Queste sono soltanto le premesse che possono condurre alla rinascita del popolo europeo.

Federico Carli, UniMarconi, Roma, 9 dicembre 2019

Federico Carli, UniMarconi, Roma, 9 dicembre 2019

Federico Carli, UniMarconi, Roma, 9 dicembre 2019

Federico Carli, UniMarconi, Roma, 9 dicembre 2019